Sovrappeso e obesità non dipendono solo da fattori biologici e metabolici ma molto spesso sono il risultato di un disagio psicologico. Emozioni e stati d’animo, uniti a credenze errate sul cibo e ad abitudini alimentari scorrette, hanno un’innegabile influenza sull’ago della bilancia. Quante volte riversiamo angosce e delusioni sul cibo? Quante ancora mangiamo solo per noia?
Mettersi a dieta vuol dire innanzitutto avere la consapevolezza di dover iniziare un cambiamento, un percorso volto a migliorare il proprio stile di vita e a raggiungere un equilibrio psicofisico. E’ importante non solo conoscere le proprietà dei nutrienti ma avere la chiave per gestire le proprie emozioni ed instaurare un rapporto sereno col cibo.
Da quanto emerge da studi scientifici, si ottengono risultati decisamente migliori e duraturi quando una persona decide di intraprendere, parallelamente, un percorso nutrizionale ed uno psicologico.
Il Biologo Nutrizionista può aiutarti a riconoscere e saper scegliere i cibi più sani e più adatti ad uno stile di vita sano ed a strutturare un piano alimentare senza privazioni, costrizioni e divieti assoluti, in linea con il fabbisogno nutrizionale specifico e con le proprie esigenze fisiologiche e cliniche, in caso di condizioni mediche preesistenti (malattie croniche, intolleranze…).
Lo Psicologo può aiutarti a strutturare un cambiamento nello stile di vita, distinguere fame biologica da fame emotiva, lavorare su eventuali problematiche relazionali o psicologiche
che sottostanno alla difficoltà nel tollerare le emozioni negative.
Il percorso psiconutrizionale è quindi particolarmente consigliato per quelle persone che hanno già provato più volte un percorso dietetico senza riuscire a portarlo a termine e che sono consapevoli di dover prima di tutto migliorare il proprio rapporto con il cibo da un punto di vista psicologico.
Ogni singola visita prevede l’incontro prima con il biologo nutrizionista e poi con lo psicologo. In questo modo si costruisce un percorso specifico su ciascuna persona, ottimizzando obiettivi e risultati ed evitando che il paziente abbandoni la dieta per scarsa motivazione o perché non la sente adatta a sé.
Dott.ssa Gaia Tommonaro - Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Florinda Todisco - Psicologa